I bambini sono sensibili agli stimoli esterni già durante la gravidanza, quando sono ancora nel grembo materno. Dal suono della musica, alla melodia delle parole, fino alla trasmissione di sentimenti attraverso il pensiero, tutto (o quasi) riesce ad arrivare fino ai nostri bambini già prima della nascita.
Consigli e tecniche per far percepire al feto quanto avviene nel mondo esterno fino ad oggi ne abbiamo conosciuti tanti, tantissimi: l’ascolto della musica con le cuffie oppure con la cintura che avvolge il pancione; praticare il nuoto per generare una sensazione di leggerezza al bambino e molto molto altro.
Quello che ancora non si conosceva era il livello di apprendimento dei bambini durante gli ultimi tre mesi di gravidanza. Uno studio dell’università di Helsinki ha scoperto di recente che la prima ninna nanna non si scorda mai: i bimbi possono sentirla già prima di nascere, quando ancora si trovano nel pancione della mamma. E dopo il parto, per almeno 4 mesi, il neonato è in grado di riconosce la melodia.
Gli studiosi hanno reclutato 24 volontarie nell’ultimo trimestre di gravidanza, chiedendo a metà di loro di mettere il pancione ‘in cuffia’ facendo ascoltare al nascituro una nota nenia inglese, Twinkle Twinkle Little Star, per 5 giorni a settimana. Utilizzando scanner non invasivi, i ricercatori hanno quindi osservato che subito dopo la nascita, e per i 4 mesi successivi, il cervello dei bebè che in utero avevano familiarizzato con la ninna nanna reagivano alla melodia in modo molto più forte rispetto agli altri.
I risultati suggeriscono che già durante la vita fetale i bimbi sono in grado di memorizzare suoni provenienti dal mondo esterno, riconoscendoli anche dopo essere venuti alla luce. Almeno per i primi 4 mesi dopo il parto.